CLEMENTE IX, papa
Giulio Rospigliosi, nacque a Pistoia di nobile famiglia il 28 gennaio 1600 e morì il 9 dicembre 1669. A Pisa si addottorò in filosofia, teologia e leggi e insegnò poi filosofia. Tornato a Roma, entrò tra i famigliari dei Barberini e accompagnò il cardinale Francesco in Francia e in Spagna. Dopo tenuti alcuni uffici in Curia, nel marzo 1644, fu nominato nunzio presso Filippo IV re di Spagna, del quale si cattivò la confidenza. Terminata la sua nunziatura nel 1653, cadde in disgrazia durante il pontificato di Innocenzo X; ma alla morte di Innocenzo fu prima governatore di Roma durante il conclave, poi da Alessandro VII fu nominato segretario di stato e cardinale di S. Sisto il 9 aprile 1657. Morto Alessandro il 22 maggio 1667, il R. che si era guadagnato il favore di Luigi XIV e del ministro Lionne, dopo 19 giorni di conclave fu eletto papa il 20 giugno. Da Luigi XIV ottenne la remozione della colonna d'infamia, dovuta erigere da Alessandro VII a vituperio della guardia còrsa. Sollecitò il re ad accorrere in aiuto dell'isola di Candia, nella quale i Veneziani resistevano da anni contro le preponderanti forze turche; ma la spedizione francese, mal guidata, non riuscì nel suo scopo e Candia dovette arrendersi il 6 settembre. Il problema fondamentale del pontificato di Clemente IX fu quello giansenista (v. giansenismo). Il papa riuscì a indurre gli ultimi quattro vescovi, restii a sottoscrivere il formulario antigiansenista di Alessandro VII (settembre 1668), ma questa, che fu chiamata la pace Clementina, non fu in realtà che il trionfo dell'equivoco e causa di maggiori discordie. C. amministrò con saggia parsimonia le finanze dello stato, sgravò i sudditi dalla tassa del macinato, dando libertà al commercio dei grani, favorì l'industria della lana, e abolì l'ufficio di governatore di Borgo.
Merita ricordo che il Rospigliosi trattò con passione la poesia; e quand'era semplice prelato, diede largo contributo di drammi e commedie musicali al teatri dei Barberini. Notevoli il Sant'Alessio rappresentato per la prima volta nel 1632, e le commedi musicali Chi soffre speri (1639) derivata da una novella del Boccaccio (V, 9) e Dal male il bene (1653) che imita un dramma di Calderón.
Bibl.: Bullarium Romanum, Torino 1869, XVII; Vita composta da A. Fabroni, in Vitae Italorum doctrina excellentium, Parigi 1778, II, pp. 1-196 con documenti; A. de Montor, Histoire des souverains Pontifes, Parigi 1847, VI, p. 90 segg.; B. Jungmann, Dissertationes selectae Historiae eccles., Ratisbona 1887, VII, p. 265 segg.; Ch. Terlinden, Les préparatifs de l'expédition au secours de Candie, in Rev. hist. eccles., IV (1903), p. 679; id., Les dernières tentatives de Clément, ibid., V (1904), p. 47 segg.; G. Beani, Clemente IX, notizie storiche, Prato 1893; Br. Bruno, Note romane relative al papa Clemente IX, in Bullett. stor. pistoiese, XXIII (1921), p. 18; G. Canevazzi, Papa Clemente IX, poeta, Modena 1900; A. Salza, Drammi inediti di G. Rospigliosi poi Clemente IX, in Rivista musicale ital., XIV (1907), pp. 473-508 (qui tutta la bibliografia precedente); U. Rolandi, La prima commedia musicale rappresentata a Roma nel 1639, in N. Antologia, LXIII (1927), p. 523.