paradigma
Dal lat. tardo paradigma, gr. παράδειγμα «esempio, modello». Nel linguaggio filosofico è talora usato come equivalente di archetipo (➔), per designare le realtà ideali, concepite, per es. in Platone, come modelli eterni delle realtà sensibili, mutevoli; in Aristotele il termine è assunto per indicare l’argomento, basato su un caso noto, a cui si ricorre per illustrare uno meno noto o del tutto ignoto. Nell’epistemologia contemporanea il termine ha avuto larga diffusione nel significato attribuitogli da Kuhn (➔), come insieme di pratiche, regole metodologiche, ipotesi euristiche e modelli esplicativi che orientano la ricerca scientifica in una data epoca: a mutamenti di p. sarebbero in tal senso riconducibili le cosiddette rivoluzioni scientifiche.