paralogismo
Dal lat. tardo paralogismus, gr. παραλογισμός, comp. di παρα- «para-» (prefisso che indica sia affinità, somiglianza, sia alterazione) e λογισμός «ragionamento». Termine filosofico che denota in genere un ragionamento fallace con apparenza di validità. A differenza del sofisma (➔), non gli è attribuito l’intento consapevole di ingannare argomentando. La notorietà del termine dipende dall’uso che ne fece Kant, designando con l’espressione p. trascendentali i ragionamenti erronei in cui cade la ragione quando supera i confini dell’esperienza e si addentra nelle contraddizioni della dialettica. In partic. Kant nella Dialettica trascendentale della Critica della ragion pura (➔) esamina i quattro «p. della psicologia razionale», e cioè i «ragionamenti dialettici» che a partire dal semplice ‘Io penso’ deducono illecitamente proprietà dell’anima quali sostanzialità, semplicità, personalità, indistruttibilità.