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PARNY, Èvariste-Désiré De Forges, cavaliere, poi visconte di

di Diego Valeri - Enciclopedia Italiana (1935)
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PARNY, Èvariste-Désiré De Forges, cavaliere, poi visconte di

Diego Valeri

Poeta francese, nato all'Isola Bourbon (ora Isola della Riunione) nel 1753, morto a Parigi nel 1814. Fanciullo, fu mandato in Francia, e fece gli studî nel collegio di Rennes. Si credette chiamato, dapprima, alla vita religiosa e pensò di farsi trappista; ma al momento di decidersi scelse invece la vita militare. Tornato, durante un congedo dalle armi, all'isola natale, v'incontrò una demoiselle Troussaille, creola come lui, e se ne innamorò ardentemente. È costei la Èléonore che egli cantò poi in tante sue poesie. Nel 1777 pubblicò un Voyage de Bourgogne, misto di prosa e di versi; l'anno successivo la prima raccolta delle sue Poésies erotiques. Ritiratosi a vita privata, nei dintorni di Parigi, si diede tutto alla sua musa leggiera; da cui non si distolse neppure quando la rivoluzione l'ebbe rovinato. S'impiegò allora al Ministero dell'istruzione e poi negli uffici dei Droits réunis; ma non cessò di comporre versi. Nel 1799 ebbe gran successo col poema irreligioso e immorale La Guerre des Dieux; nel 1813 ottenne una pensione di tremila franchi da Napoleone. Compaesano e coetaneo di Bertin, gli fu amico tutta la vita.

Entrambi cantarono gli stessi temi galanti, sentendo l'amore soprattutto come gioco ed ebbrezza dei sensi: tipici rappresentanti del loro tempo. Ma P. si distingue per una tenerezza sentimentale, o malinconica voluttà, che trova espressione specialmente nelle elegie, fluide e melodiose, per Éléonore. Voltaire morente lo salutava "il suo caro Tibullo"; Chateaubriand adolescente lo leggeva con commozione nella solitudine di Combourg; Lamartine s'imbeveva della sua facile onda musicale. Effettivamente c'è in lui un poeta che, liberandosi ad ora ad ora dalla maniera classicheggiante e dal frasario convenzionale, trova accenti d'un delicato e ben sentito romanticismo.

Ediz.: Øuvres complètes, Parigi 1808 (voll. 5); Poésies inédites de P. (prefaz. di Tissot), ivi 1826.

Bibl.: Ch.-A. Sainte-Beuve, Portraits littéraires, V; H. Potez, L'Élegie en avant le Romantisme (De P. à Lamartine), Parigi 1898.

Vedi anche
Alphonse-Marie-Louis Prat de Lamartine Lamartine ‹lamartìn›, Alphonse-Marie-Louis Prat de. - Poeta francese (Mâcon 1790 - Parigi 1869). Esponente del romanticismo, nelle Méditations poétiques (1820) fuse la tradizione elegiaca dell'ultimo Settecento con le nuove aspirazioni del lirismo romantico. Il poema Jocelyn (1836), concepito all'interno ... François-Marie Arouet detto Voltaire Voltaire ‹voltèer›, François-Marie Arouet detto. - Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri e arguti, accolto presto per le sue doti di spirito ...
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  • Parny, Évariste-Désiré de Forges chevalier de
    Enciclopedia on line
    Scrittore francese (Isola della Riunione, allora Isola Bourbon, 1753 - Parigi 1814). Cominciò a pubblicare dei versi nell'Almanach des Muses del 1777; nelle Poésies érotiques (1778), il cui tono, nonostante il titolo, è più che altro elegiaco, cantò una giovane creola che non poté sposare per l'opposizione ...
Vocabolario
viscónte
visconte viscónte s. m. (f. -essa) [dal provenz. vesconte, che è dal lat. mediev. vicecomes -comitis, comp. del lat. vice «in luogo di» (v. vice-) e comes -mĭtis «conte» (v. conte)]. – 1. Titolo nobiliare, frequente in Francia e in Inghilterra...
deṡire
desire deṡire (o deṡiro; anche diṡire o diṡiro) s. m. [dal provenz. ant. dezire], poet. ant. – Desiderio: crescer sento ’l mio ardente desiro (Petrarca); con passo vagante, Fra tema e desire, s’avanza e ristà (Manzoni).
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