Poetessa iraniana (Tabrīz 1907 - Teheran 1941). Introdotta nel mondo letterario dal padre Yūsuf (m. 1938), autore e traduttore, iniziò a comporre versi in giovanissima età. Persona mite e riservata, rifiutò di divenire l'istitutrice della regina. Nei suoi componimenti, in metrica quantitativa e dal tono didascalico e moraleggiante, l'autrice raramente affronta le problematiche della realtà sociale, nonostante traspaia spesso un profondo sentimento di compassione per le condizioni di vita dei ceti più poveri. La sua produzione poetica è raccolta in Dīwān (post., 1942).