Giacobino italiano (Sortino 1768 - Napoli 1799). Medico, legato a Napoli all'ambiente democratico filo-francese, tra il 1792 e il 1793, accusato di aver consegnato all'ammiraglio francese i piani delle fortificazioni del porto e della città, dovette emigrare a Roma, da qui a Genova e infine a Nizza. Entrato nell'esercito francese, partecipò valorosamente alla campagna d'Italia, dapprima col gen. Laharpe, poi col gen. Joubert, cui salvò la vita nel Tirolo; quindi, alle dipendenze del gen. Berthieu, prese parte alla campagna romana del gennaio-febbraio 1898, e a Roma fu nominato comandante della 1a legione romana; ma per divergenza di vedute con le autorità politiche romane, fu ben presto destituito. Tornato con l'armata francese a Napoli e lasciato l'esercito francese, fu uno dei capi militari della repubblica napoletana del 1799. Condannato a morte all'epoca della restaurazione borbonica, fu impiccato.