Nella Roma antica, il termine in origine indicava l'insieme delle famiglie discendenti dai patres, i capostipiti dei clan gentilizi presenti al momento della fondazione di Roma. Fino agli inizi dell'età repubblicana i membri del p. costituirono una chiusa élite di potere, poiché solo a loro erano riservate le magistrature e le cariche religiose; in seguito, però, con l'apertura delle cariche ai plebei (320 a.C.) il p. perse progressivamente di importanza e si ridusse a una casta l'appartenenza alla quale conferiva solo un certo prestigio. Per contrastare la sua progressiva decadenza numerica, inoltre, nel tempo vi vennero ammesse sempre più famiglie estranee al p. originario.