Chemetov, Paul
Architetto francese, nato a Parigi il 6 settembre 1928, dove si è laureato all'École nationale supérieure des beaux-arts nel 1959. Dal 1962 al 1970 ha esercitato la professione con J. Deroche. Nel 1969 ha partecipato alla campagna dell'UNESCO per il progetto di valorizzazione della regione di Tunisi-Cartagine. Dal 1968 al 1972 ha insegnato all'École nationale supérieure d'architecture di Strasburgo e dal 1977 al 1989 è stato professore di architettura all'École nationale des ponts et chaussées di Parigi. Nel 1980 gli è stato conferito il Grand prix national d'architecture; è stato poi consigliere ministeriale per l'architettura e l'urbanistica e vicepresidente del Plan construction. Dal 1983 si è associato con B. Huidobro, con cui svolge un'intensa attività professionale. Nel 1993-94 ha insegnato all'EPF (École Polytechnique Fédérale) di Losanna. È chevalier de la Légion d'honneur della Repubblica francese. Ha realizzato numerose opere in Francia e all'estero.
L'architettura di C. si integra nella produzione edilizia francese per programmi, tecnologie costruttive e forme. I suoi lavori comprendono progetti di pianificazione e riqualificazione urbana come quello di concorso per l'urbanizzazione di Val-Maurbuée, a Marne-la-Vallée (1974), i progetti di trasformazione urbana del Boulevard à la Mer di Marsiglia e quello per la tramvia di Saint-Denis (1988); il piano guida per l'assetto ovest della Défense a Parigi (1992); i grandi complessi di alloggi sociali come il progetto di sessantaquattro alloggi a l'Isle d'Abeau (1978-81), quello per centocinquantaquattro alloggi lungo il canale a Reims (1982-84) e il progetto della ZAC (Zone d'Aménagement Concerté) di Valmy (1991). Ha realizzato anche progetti di edifici su scala urbana che si organizzano come parti di città: le nuove Halles a Parigi, un complesso sotterraneo che comprende un auditorium di seicento posti, una videoteca, una casa della musica, della danza e dell'arte, una palestra e una piscina, oltre a passaggi coperti e spazi urbani sotterranei (1980-85), in cui la tecnologia del cemento armato sembra riferirsi, nelle volte e nei pilastri, all'architettura gotica francese; il ministero delle Finanze, un edificio ponte che arriva sulla Senna riqualificando tutta la zona della Gare de Lyon. Vanno ricordati infine la Grande galerie del Musée national d'histoire naturelle di Parigi (1994) e la biblioteca-mediateca di Évreux (1995-97), edifici per la cultura in cui la tecnologia e i materiali da costruzione, assieme all'allestimento generale, assumono il ruolo di elementi spettacolari con funzione di comunicazione sociale.
bibliografia
F. Pousin, D. Treiber, Paul Chemetov, Paris 1985.
B. Huidobro, Il rinnovamento della città. Un segno forte. Studi preliminari per il progetto del nuovo Ministero delle Finanze, in l'Arca, 1989, pp. 32-43.
P. McGuire, Animals crackers. Galerie de l'évolution in Paris by Chemetov & Huidobro with René Allio, in Architectural review, 1994, 1173, pp. 83-88.
J.-F. Pousse, Jardins avec vues. Les jardins de l'Arche, La Défense, in Techniques & architecture, 1995, 421, pp. 40-43.
A. Rocca, L'interperiferica di Chemetov. Saint-Denis-Bobigny, in Lotus international, 1995, 84, pp. 86-101.
P. Chemetov, B. Huidobro, Biblioteca-mediateca, Évreux, in Domus, 1997, 792, pp. 36-41.