Giurista (Breslavia 1838 - Strasburgo 1918). Laureatosi a Breslavia nel 1858 con una tesi in diritto romano, prof. nelle univ. di Königsberg (dal 1866) e di Strasburgo (dal 1872), è stato, insieme a C.F. von Gerber e a G. Jellinek, il massimo esponente del positivismo giuridico tedesco (Diritto costituzionale). La sua opera fondamentale è Das Staatsrecht des deutschen Reiches (3 voll., 1876-82; 5a ed., 4 voll., 1911-14), i cui principî sono sintetizzati nel volume Deutsches Reichsstaatsrecht (1883; 7a ed., post., 1919). Ha lasciato tracce particolarmente durevoli nella dottrina degli organi dello stato, della natura e del contenuto del rapporto d'impiego pubblico, sull'essenza dei diritti pubblici soggettivi e specialmente del diritto elettorale, sulla distinzione tra legge formale e legge materiale.
Tra le sue opere principali, si segnalano: Beiträge zur Kunde des Schwabenspiegels (1861); Die vermögensrechtlichen Klagen nach den sächsischen Rechtsquellen des Mittelalters dargestellt (1869); Das Budgetrecht nach den Bestimmungen der preußischen Verfassungs-Urkunde unter Berücksichtigung der Verfassung des Norddeutschen Bundes (1871); Die Wandlungen der deutschen Reichsverfassung (1895); Das Deutsche Kaiserthum (1896); Direkte Reichssteuern: Eine Beitrag zum Staatsrecht des deutschen Reichs (1908).