Virilio, Paul. – Urbanista, sociologo e filosofo francese (Parigi 1932 - ivi 2018). Professore emerito dell'Ecole Spéciale d'Architecture di Parigi (dal 1998), dove entrò nel 1968, per poi diventarne directeur d'etudes (1973) e, in seguito, direttore generale (1975), amministratore (1983) e presidente del consiglio d'amministrazione (1989). Nel 1987 ha vinto il Gran premio nazionale della critica architettonica. Nel 1989 è stato nominato direttore di un programma d'insegnamento al Collège international de philosophie a Parigi, presieduto da J. Derrida. Nel 1992 è diventato membro dell'Alto comitato per l'alloggio alle persone svantaggiate. Teorico della dromologia (scienza che studia la velocità), è autore di una riflessione critica sulla pervasività delle nuove tecnologie e sui rischi che vi sono associati. Si è dedicato all'analisi delle strategie urbane di organizzazione del tempo. Tra i suoi saggi: Vitesse et politique: essai de dromologie (1977); Esthétique de la disparition (1980); L'espace critique (1984); La machine de vision (1988); L'inertie polaire (1990); Cybermonde, la politique du pire (1996); Un paysage d'événements (1996); La bombe informatique (1998); Ce qui arrive (2002); Ground Zero (2002); L'art à perte de vue (2005); Le futurisme de l’instant (2009); Le grand accélérateur (2010).