HVIEZDOSLAV, Pavel
Pseudonimo del poeta slovacco Pavel Országh, nato il 2 febbraio 1849 a Vyšší Kubín, morto l'8 giugno 1921 a Dolný Kubín. Scrisse i suoi primi versi in ungherese, sotto l'influsso del Petöfi; poi subì gl'influssi dei principali poeti slavi, in prima linea di Mickiewicz, Slowacki, Puškin e Lermontov. Ha scritto tre notevoli componimenti epici in lingua slovacca: Hájnikova žena (La moglie del guardaboschi); Ežo Vlkolinský; Gábor Vlkolinský. In queste opere si affacciano parecchi problemi dostoevskiani; specialmente forte può apparire l'eco dei Fratelli Karamazov, anche se non si può in nessun caso parlare d'imitazione. Nella sua numerosa produzione lirica emergono i Krvavé sonety (Sonetti insanguinati), scritti durante la guerra mondiale. Pochi poeti slovacchi hanno avuto la cultura, l'equilibrio, le aspirazioni classiche di H., onde lo si può considerare il poeta formalmente più perfetto della letteratura slovacca.
H. inoltre, fecondissimo traduttore di poeti slavi, ungheresi e occidentali, ha tradotto anche alcuni canti della Divina Commedia.
Bibl.: F. Frýdecký, Slovensko literární, Moravská Ostrava 1920; J. Vlček, Dejiny literatúry slovenskej, Turč. Sv. Martin 1923.