Ingegnere russo (Serdobsk 1847 - Saratov 1894), vissuto dal 1875 a Parigi; apportò perfezionamenti, che ne ridussero anche il costo, all'illuminazione elettrica con lampade ad arco inventando (1876) la "candela elettrica", consistente in due barrette verticali di carbone di circa 4 mm di diametro, parallele fra loro e separate da un distanziatore d'argilla. Le due barrette erano unite a ponte, in sommità, da una strisciolina di grafite che, al fluire della corrente elettrica, bruciava e stabiliva, tra i carboni, un arco la cui regolarità di consumo era assicurata dall'impiego di corrente alternata. Le lampade a candele di J. si diffusero soprattutto in Francia e in Gran Bretagna a partire dal 1877.