Patriota e letterato (Bologna 1796 - ivi 1881), vicepresidente dell'Accademia dei Felsinei, nella quale Leopardi lesse (1826) l'epistola a lui dedicata (poi accolta nei Canti col tit. Al conte Carlo Pepoli). Durante la rivoluzione del 1831, fu membro del governo provvisorio, e coi fratelli Carlo e Luigi Bonaparte seguì G. Sercognani nella sua marcia su Roma. Prigioniero degli Austriaci per breve tempo, esule in Francia, compose per V. Bellini il libretto dei Puritani (1835). Trasferitosi a Londra, ebbe la cattedra di letteratura italiana all'University College, e (nel 1839) sposò la scrittrice Elisabetta Fergus. Ritornato in Italia (1848) come commissario straordinario presso G. Durando, fu poi nuovamente esule in Inghilterra (1849-59). Pubblicò Prose e poesie (1880).