Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico neozelandese (n. Wellington 1961). Ha esordito dietro la macchina da presa con Bad taste (Fuori di testa, 1987), seguito da Meet the Feebles (1989) e Braindead (Splatter. Gli schizzacervelli, 1992), horrors volutamente eccessivi, caratterizzati dal gusto del nonsense e da un umorismo ora nero ora demenziale, oltre che da una notevole raffinatezza formale nella trattazione della materia. Questi elementi ritornano, maturati e approfonditi, in Heavenly creatures (1994), inquietante horror al femminile ambientato alla fine degli anni Cinquanta, in The frighteners (Sospesi nel tempo, 1996) e in Forgotten silver (1996). Nel 1999 J. ha iniziato la lavorazione di The Lord of the rings, dall'opera di J. R. R. Tolkien. La trilogia, che comprende The fellowship of the ring (2001), The two towers (2002) e The return of the king (2003), ha vinto premi internazionali e 17 Oscar. Nel 2012 ha diretto, prodotto e sceneggiato The Hobbit: An unexpected journey (Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato), nel 2013 The Hobbit: The desolation of Smaug (Lo Hobbit - La desolazione di Smaug) e nel 2014 The Hobbit: The battle of the Five Armies (Lo Hobbit - La battaglia delle Cinque Armate), i tre prequel della trilogia di The Lord of the rings. È stato regista, sceneggiatore e produttore di King Kong (2005), remake dell'omonima pellicola del 1933, The lovely bones (2009). Nel 2011 ha prodotto la pellicola The adventures of Tintin (2011) per la regia di S. Spielberg, che si è aggiudicata il Golden Globe 2012 come migliore pellicola di animazione. Nel 2018 ha diretto il documentario sulla prima guerra mondiale They shall not grow old.