Casini ⟨-s-⟩, Pier Ferdinando. - Uomo politico italiano (n. Bologna 1955). Dirigente della Democrazia cristiana (1987), fondò il Centro cristiano democratico (CCD), che nel 2002 dette vita, con altre formazioni centriste, all'Unione dei democratici cristiani e democratici di centro (UDC), di cui è stato il leader, partito che ha posto in primo piano il sostegno alla famiglia. Nel 2017 ha fondato un nuovo soggetto politico Centristi per l'Europa. Deputato dal 1983 al 2013, parlamentare europeo dal 1994 al 2001, senatore dal 2013, è stato presidente della Camera (2001-06).
Iscritto alla Democrazia cristiana dal 1972, nel 1987 entrò a far parte della direzione nazionale del partito. Convinto che nel nuovo sistema bipolare non avesse più significato una formazione politica che si candidasse come forza autonoma di centro, fu contrario alla trasformazione della DC in Partito popolare italiano (PPI) e nel genn. 1994 diede vita con una minoranza di destra al Centro cristiano democratico (CCD). Eletto coordinatore nazionale del partito e successivamente (1995) segretario, C. fece del CCD, alleato con il movimento di S. Berlusconi, Forza Italia, un elemento stabile dell'alleanza delle forze di centrodestra. Deputato dal 1983, parlamentare europeo dal 1994 al 2001, in seguito alla vittoria dello schieramento di centrodestra nelle elezioni politiche del maggio 2001 venne eletto presidente della Camera. Nel 2002 il CCD si unì al CDU e a Democrazia Europea, formando l'UDC (Unione dei democratici cristiani e democratici di centro). Durante la sua attività di deputato, C. è stato a lungo componente, tra le altre, delle Commissioni Affari esteri e comunitari e Difesa e vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul terrorismo in Italia. Nell'ott. 2005 è stato eletto presidente dell'Unione Interparlamentare, per il triennio 2005-08. Durante e dopo la campagna per le elezioni politiche del 2006, la strategia di C. si è spostata verso una posizione maggiormente centrista e un nuovo modo di intendere la leadership della coalizione. Con la fine della XV legislatura C. ha interrotto la sua alleanza con il centrodestra e si è candidato con il suo partito alla presidenza del consiglio. Alle elezioni politiche del 2008 è riuscito a superare la soglia dello sbarramento elettorale sia alla Camera dei deputati sia al Senato, schierando l'UDC all’opposizione del quarto governo Berlusconi. Alle elezioni politiche del 2013 ha sostenuto come candidato premier M. Monti, si è presentato al Senato all’interno della lista unica Con Monti per l’Italia insieme a FLI, ottenendo quasi il 10% dei consensi e alla Camera dei deputati con liste autonome in coalizione con la lista Scelta civica per Monti e FLI ottenendo rappresentanza parlamentare. Dal 2013 al 2017 è stato presidente della Commissione Esteri del Senato e nel 2016 ha lasciato l'UDC e lanciato un nuovo soggetto politico Centristi per l'Europa. Dal 2017 al 2018 è stato presidente della Commissione bicamerale d'inchiesta sul settore bancario. Alle elezioni politiche del 2018 si è candidato in coalizione con il centrosinistra all’interno della lista Civica popolare ed è stato rieletto al Senato. Nello stesso anno è stato eletto presidente dell'Interparlamentare italiana. Alle elezioni politiche del 2022 è stato rieletto al Senato nelle fila del centrosinistra. Nel 2023 ha pubblicato il libro C'era un volta la politica. Parla l'ultimo democristiano.