LEOPARDI, Pier Silvestro
Patriota. Nacque ad Amatrice il 31 dicembre 1797, morì a Firenze il 14 luglio 1870. Medoro Mazza, che fu intendente di Aquila sotto il Murat (1813-14), lo chiamò al suo fianco nell'ufficio, ed ivi il L. rimase anche dopo la restaurazione borbonica. Durante la rivoluzione del 1820-21 fu quartiermastro del battaglione dei militi costituitosi in quella città e fece parte dello Stato Maggiore del Pepe. Dopo che fu ristabilito l'assolutismo, riprese l'ufficio all'Intendenza. Nel 1831 venne una prima volta coinvolto in un processo per cospirazione, ma fu assolto da ogni accusa. La seconda volta fu processato nel 1833 come membro della congrega" mazziniana di Aquila, e, dopo alcuni mesi di prigionia, fu esiliato dal Regno. Recatosi in Francia, si distaccò subito dal Mazzini, e più tardi aderì alla parte riformista. Visse collaborando in giornali e riviste, come la Gazzetta d'Italia della Belgioioso, e traducendo dall'italiano (tra l'altro le Speranze del Balbo), e nel 1847 pubblicò una vivace requisitoria contro i metodi amministrativi in uso a Napoli e contro la polizia in special modo (I Borboni di Napoli, Losanna 1847). Tornò in patria nel'48 e dal Dragonetti fu nominato ministro plenipotenziario a Torino, mentre i suoi comprovinciali lo eleggevano deputato al parlamento. Richiamato dalla sua missione dopo il 15 maggio, rimase al quartiere generale di Carlo Alberto, e dopo la battaglia di Custoza il Cariati lo destituì. Partecipò di lì a poco al Congresso federativo torinese. Tornato a Napoli ai primi del '49 per sedere in parlamento, fu arrestato il 24 aprile e rubricato nel processo per i fatti del 15 maggio. Condannato all'esilio perpetuo, se ne andò in Piemonte, dove scrisse le Narrazioni storiche (Torino, 1856). Nel 1860 tornò in patria e si adoperò a promuovere la sollevazione delle provincie meridionali a favori della monarchia sabauda. Nelle elezioni del 1861 (VIII legislatura) andò alla Camera come rappresentante del collegio di Sulmona. Sedette a destra. L'8 ottobre 1865 fu nominato senatore del regno.
Bibl.: G. Paladino, Il Governo napoletano e la guerra del 1848, in Nuova riv. stor., 1919-20; id., Il quindici maggio del 1848 in Napoli, Roma 1921; id., Una congiura mazziniana a Napoli nel 1833, in Arch. stor. napolet., XLIX (1924); id., La congiura del "Monaco", ivi LIII (1928).