Riformatore (Firenze 1808 - ivi 1886). Fu vicino in gioventù al gruppo dei cattolici liberali toscani; si staccò poi dalla Chiesa cattolica (1836) anche per influsso di amici evangelici. Pur non aderendo ad alcuna specifica setta protestante, si diede a un'intensa propaganda evangelica (specie dal 1846), per la quale fu imprigionato (1851) e poi esiliato. In Inghilterra aderì alla setta dei Fratelli di Plymouth; tornato poi in Italia, a Nizza (1854), vi riprese la sua opera di evangelizzazione; rientrò in Toscana dopo l'unità. La sua dottrina, in cui si mescolavano tesi cattoliche e protestanti, lo condusse, in vecchiaia, al distacco dalla comunità darbista di Firenze (1885). La sua biblioteca (circa 10.000 volumi) relativa alla storia della Riforma in Italia, ricchissima di opere di grande rarità, fu da lui donata al municipio di Firenze e poi depositata presso la Biblioteca nazionale. Della biblioteca G. fu fatto un catalogo a stampa (1875-87).