Ecclesiastico e uomo politico francese (Grenoble 1680 - Lione 1758). Vicario generale della diocesi di Sens, accompagnò (1721) a Roma il card. M. Conti, divenuto papa Innocenzo XIII; in tale occasione ottenne il cappello cardinalizio per G. Dubois (v.) che divenne poi (1722) primo ministro. La protezione di quest'ultimo e l'appoggio della sorella Claudine-Alexandrine gli assicurarono una rapida carriera: incaricato di affari a Roma, poi (1724) arcivescovo di Embrun, cardinale (1739) e arcivescovo a Lione (1740), fu nominato ministro di stato (1742) dal card. A.-H. Fleury. Cadde in disgrazia (1752) per essersi opposto alle riforme finanziarie di J.-B. Machault. Fu accanito avversario dei giansenisti.