Pittore (Tolosa 1750 - Parigi 1819). I suoi piccoli paesaggi e i numerosi schizzi dal vero si staccano da quelli di H. Robert e di C.-J. Vernet, con i quali era in rapporto, per una visione della realtà che anticipa la poetica del romanticismo: fu giustamente definito maestro di C. Corot. Contrastante con le sue opere più riuscite fu la sua posizione teorica espressa in Éléments de perspective pratique à l'usage des artistes (1800) dove sono codificati i principî della pittura di paesaggio neoclassico. Più volte in Italia (1769, 1777-81, 1782, 1791), visitò anche l'Egitto e il Medio Oriente.