Pittore (Cluny 1758 - Parigi 1823); studiò a Digione con François Desvoges. In Italia (1785-89) fu particolarmente attratto dai marmi antichi e dallo sfumato della pittura di Leonardo, Raffaello e Correggio. Tornato in Francia, aderì agli ideali rivoluzionarî (Saint-Just, 1793, Lione, Musée des beaux-arts) e divenne seguace di J.-L. David. Fu un noto ritrattista (Madame Anthony, 1796, Lione, Musée des beaux-arts; Madame Jarre, 1822, Parigi, Louvre) e diventò pittore di corte con Napoleone (Imperatrice Giuseppina, 1805, Parigi, Louvre); fu anche maestro di disegno dell'imperatrice Maria Luisa, per la quale dipinse Venere e Adone (1812, Londra, Wallace Collection), opera in cui alla sensualità si uniscono suggestioni della pittura italiana. P. si dedicò anche a soggetti allegorici (La Giustizia e la Vendetta di Dio perseguitano il Delitto, 1808, Parigi, Louvre; già palazzo di Giustizia) e mitologici (Zefiro che si dondola sull'acqua, 1814, Parigi, Louvre). P. fu anche illustratore di testi letterarî (Nouvelle Héloïse e Daphnis et Chloé) e progettò apparati per feste, modelli di medaglie e mobili.