Storico olandese (Dordrecht 1887 - Utrecht 1966); prof. di storia dei Paesi Bassi nell'univ. di Londra (dal 1919) e quindi (1936-48) di storia moderna nell'univ. di Utrecht. Durante la seconda guerra mondiale fu internato dai Tedeschi a Buchenwald. Ha sviluppato una concezione "grannederlandese", che, in polemica con le tradizioni storiografiche nazionale-belga e nazionale-nederlandese, insiste sulla sostanziale unità storico-culturale di tutti i gruppi etnici di lingua nederlandese. Tra le opere: De Groot-Nederlandsche Gedachte (2 voll., 1925-30), Eenheid en Tweeheid in de Nederlanden (1946), Geschiedenis van de Nederlandse Stam (3 voll., 1931-37; 2a ed. 1948-50); ha pubblicato in inglese anche una History of the Low Countries. Epis odes and problems (1964). Di grande importanza gli studî del G. dedicati a Oranje en Stuart (1939; 2a ed. 1963), Napoleon Voor en Tegen in de Franse Geschiedschrijving (1946), De Patriottenbeweging (1947), e in particolare gli studî di storia della storiografia (Debates with historians, 1955, 2a ed. 1958; Use and abuse of history, 1955; Toynbee and history, 1956; Die Diskussion ohne Ende, 1958; Enconters in history, 1962).