PIETRO des Roches
Cavaliere originario del Poitou, dopo aver servito Riccardo I d'Inghilterra come ciambellano, ne divenne segretario, si guadagnò la benevolenza di Giovanni Senzaterra con le sue capacità amministrative, e fu ricompensato con il vescovato di Winchester (1205). Egli appoggiò lealmente Giovanni, sia contro Innocenzo III sia contro i baroni inglesi, divenne gran giustiziere (Chief Justiciar), scomunicò Luigi di Francia, quando questi invase l'Inghilterra (1216) e alla morte di Giovanni divenne precettore di Enrico III, capo di tutti i funzionarî stranieri e dei soldati mercenarî. Con il reggente Guglielmo Marshal e il justiciar Uberto de Burgh, ebbe nelle sue mani tutto il governo dell'Inghilterra. Dopo la morte del Marshal (1219), Uberto e P. lottarono acremente per la supremazia, ma nel 1227 Uberto, spalleggiato dai baroni inglesi, dichiarò finita la minorità di Enrico e riuscì a ottenere la rimozione di P. Questi si unì allora alla crociata di Federico II, funse da mediatore tra Federico e Gregorio IX e ritornò in Inghilterra solo nel 1231. Cospirando con Enrico III, P. ottenne il licenziamento di Uberto e la sua rovina, e coprì tutti gl'impieghi rimasti o resi vacanti con proprî seguaci del Poitou. I baroni inglesi, guidati da Riccardo Marshal, subito lo attaccarono e per quanto riuscisse a far assassinare a tradimento Riccardo in Irlanda (1234), i baroni, capitanati da Edmondo Rich, arcivescovo di Canterbury, obbligarono Enrico a rimuovere P. e i suoi amici dai loro uffici (1234). Dopo aver prestato aiuto a Gregorio IX contro i Romani a Viterbo (1235), P. ritornò in Inghilterra (1237) e morì nel suo castello episcopale di Tarnham (1238).
Bibl.: K. Norgate, John Lackland, Londra 1902; id., The minority of Henry III, ivi 1912; T. F. Tout, Chapters in the administrative History of Medieval England, I, Manchester 1920.