Matematico (n. Firenze 1744 - m. 1825). A 20 anni fu chiamato a insegnare matematica all'univ. di Pisa; più tardi divenne matematico del granduca a Firenze, e quindi, in sostanza, sovrintendente alle opere pubbliche. Si distinse nella matematica applicata (per es., al F. si debbono studî notevoli sulla teoria delle volte) e anche per alcune sue ricerche di matematica pura (contributo alla teoria degli integrali ellittici, uso di metodi infinitesimali nella trigonometria, ecc.).