PIETRO II, Karaglorgjevič, re di Iugoslavia (App. I, p. 937)
Il 27 marzo 1941, non ancora maggiorenne, aderì al colpo di stato contro il Tripartito. Pochi giorni dopo che Germania, Italia e Ungheria ebbero invaso la Iugoslavia (6 aprile 1941) lasciò il paese insieme col governo, diretto prima a Gerusalemme, poi al Cairo, indi a Londra, dove vive tuttora. Qui subì le pressioni morali della madre e del governo inglese, che, dopo aver aderito a Ṭeherān alle richieste russe, lo costrinse a riconoscere l'accordo Šubdšič-Tito (16 giugno 1944) e ad accettare una reggenza. Pietro II reagì dimettendo Šubdšič e tentando di creare un nuovo governo sotto la presidenza di Milan Grol. L'assemblea costituente convocata da Tito lo privò del trono (29 novembre 1945). Nel 1944 sposò la principessa Alessandra di Grecia, dalla quale ha avuto un figlio, Alessandro.
Bibl.: B. Čubrilovič, Zapìs iz tujine, Sarajevo 1946.