Generale e patriota (Napoli 1775 - ivi 1853); giovanissimo prestò servizio nell'esercito austriaco. Convertitosi al giacobinismo, ebbe parte notevole nella Repubblica romana (1798) e, con i fratelli Ferdinando, Mario e Vincenzo, in quella napoletana (1799). Esule al trionfo della reazione, si arruolò nella legione italiana. Ritornato in patria, fu uno dei generali più in vista del "decennio" (1806-15), segnalandosi alla presa di Capri (1808), in Spagna (1810-11), in Germania (1813), in Italia (1814-15). Ritiratosi alla Restaurazione (1815), ritornò in servizio con la rivoluzione del 1820-21; ma dopo la vittoriosa reazione borbonica si dedicò interamente a studî tecnici, a scritti polemici. Interessanti le sue Memorie intorno alla storia del regno di Napoli dall'anno 1805 al 1815 (1820).