pinguini
Uccelli sommozzatori
I pinguini sono gli Uccelli meglio adattati alla pesca subacquea. Le loro ali si sono trasformate in pinne mentre le piume sono diventate una sorta di pelliccia folta e rasa, e uno spesso strato di grasso cutaneo li protegge dal freddo. Quasi tutti i pinguini vivono nei mari freddi della regione australe, e molti si trovano in posti freddissimi come l’Antartide dove nidificano sul terreno
I pinguini appartengono all’ordine degli Sfenisciformi, che comprende una sola famiglia (Sfeniscidi) con 6 generi e 17 specie diffuse esclusivamente nell’Emisfero Australe, soprattutto nella parte meridionale degli oceani. Non essendo animali completamente svincolati dall’ambiente terrestre, i pinguini frequentano la fascia costiera dell’America Meridionale, del Sudafrica, dell’Australia e dell’Antartide.
La specie che risale più a nord è il pinguino delle Galápagos (Spheniscus mendiculus) che seguendo la corrente fredda di Humboldt raggiunge la linea dell’Equatore.
La colorazione dei pinguini adulti è piuttosto costante: nera o grigio-bluastra scura sulle parti dorsali, bianca con o senza macchie su quelle ventrali. Si tratta di un modello di colorazione assai diffuso anche in altri animali acquatici come i Pesci e i Cetacei (balene, delfini, orche), ed è vantaggioso durante il nuoto in superficie perché riduce la loro visibilità sia da sopra sia da sotto. Caratteristiche sono la posizione eretta e la goffa andatura sulle zampe palmate e corte. Quando si spostano sui ghiacci, i pinguini sono soliti lasciarsi scivolare sul ventre, aumentando così la velocità e riducendo lo sforzo. Il loro becco è allungato e lateralmente compresso, simile a quello dei gabbiani.
I pinguini sono Uccelli sociali, che si riuniscono in gruppi più o meno numerosi, soprattutto durante il periodo riproduttivo. Nel resto dell’anno, le grandi colonie si frammentano in gruppi più piccoli in cui gli individui possono collaborare tra loro per la cattura dei pesci. Le femmine depongono da uno a due uova da cui nascono pulcini inetti, che debbono essere nutriti per lungo tempo. I pinguini tendono a formare coppie stabili, che possono durare diversi anni e sono fondate sulla partecipazione di entrambi i coniugi alle fatiche della riproduzione. In una colonia formata da centinaia o migliaia di individui che si somigliano moltissimo, il riconoscimento avviene grazie alle vocalizzazioni, che sono complesse e variabili.
L’abilità dei pinguini come pescatori subacquei è proverbiale: il pinguino imperatore, per esempio, compie immersioni lunghe fino a 18 minuti e si spinge fino a 500 m di profondità. Si nutrono di pesci, calamari e gamberetti, ma a loro volta vengono predati da squali, orche e foche leopardo.
Le specie di maggiori dimensioni sono il pinguino imperatore (Aptenodytes forsteri) e il pinguino reale (Aptenodytes patagonicus). Protagonista del film La marcia dei pinguini di Luc Jacquet (2005), il pinguino imperatore si riproduce sui ghiacci dell’Antartide, raggiunge il peso di 37 kg e l’altezza di 115 cm. Il pinguino reale, più piccolo, nidifica sulle coste meridionali della Patagonia e su diverse isole al largo della costa sudamericana, australiana e neozelandese.
All’inizio del periodo riproduttivo, nel cuore dell’inverno antartico, la femmina del pinguino imperatore depone un uovo e poi parte per il mare dove rimane a nutrirsi per 60 giorni, lasciando il dovere della cova al maschio. Quest’ultimo provvede all’incubazione digiunando per tutto il periodo. Quando la femmina ritorna l’uovo si schiude e il papà si prende un periodo di vacanze-pesca in alto mare, mentre la sua consorte pensa a nutrire i piccoli rigurgitando le riserve alimentari accumulate. Ogni 50 giorni i coniugi si danno il cambio finché i piccoli raggiungono i 150 giorni di età e possono affrontare le prime immersioni. Anche se la maggior parte degli individui cambia partner ogni anno, il 15% delle coppie si riforma nel secondo anno e il 5% nel terzo.