Pio IX
Papa (Senigallia 1792-Roma 1878). Giovanni Maria Mastai Ferretti fu eletto papa (16 giugno 1846) alla morte di Gregorio XVI; aveva fama di prete liberale e con l’amnistia per i delitti politici (1846) suscitò grandi speranze nei patrioti italiani. Il partito riformista fece di P., che sembrava incarnare gli ideali e le attese diffusi dal , la sua bandiera. Quindi il pontefice, spinto dal movimento d’opinione pubblica, concesse una limitata libertà di stampa, una consulta di Stato, la guardia civica, un Consiglio dei ministri (1847). L’Austria, allarmata dalle riforme papali, occupò Ferrara (1847) e la protesta di P. ebbe il risultato di eccitare sempre più l’opinione nazionale. Nel 1848 l’esempio degli altri sovrani costrinse il papa a concedere la Costituzione e a nominare un ministero Recchi-Antonelli, che annoverava molti elementi liberali. Ma allo scoppio della prima guerra d’Indipendenza, dopo avere deciso in un primo tempo l’intervento dello Stato pontificio accanto al Piemonte, P., con l’al;locuzione del 29 apr., si ritirò dal movimento nazionale e abbandonò Roma, dove fu proclamata la Repubblica (1849). Rifugiatosi a Gaeta, ospite di Ferdinando II di Borbone, P. sollecitò l’intervento delle potenze cattoliche (Francia, Austria, Spagna e Napoli); una volta abbattuta la Repubblica romana dal corpo di spedizione francese, P. rientrò a Roma (1850) deciso a difendere strenuamente il suo potere temporale. Perdute con le annessioni al regno di Sardegna (1859) l’Emilia e la Romagna, poi (1860) le Marche e l’Umbria, riuscì a mantenere Roma e il Lazio grazie all’appoggio di Napoleone III; ma dopo la sconfitta francese a Sedan e il crollo del Secondo impero (1870), le truppe italiane occuparono Roma (20 sett.). Quindi P. si rinchiuse nel Vaticano considerandosi prigioniero e, in una intransigente opposizione politico-religiosa al nuovo Stato italiano, si rifiutò di accettare la votata dal Parlamento. Sul piano delle relazioni con gli altri Stati, deludendo chi aveva sperato nel suo impegno per una conciliazione tra Chiesa e libertà, P. strinse accordi con quelli assolutisti (concordato con l’Austria, 1855, e con vari Stati tedeschi) e polemizzò contro la legislazione antiecclesiastica voluta da Cavour e Rattazzi in Piemonte (1855). Con l’enciclica Quanta cura e il Sillabo condannò (1864) in blocco la civiltà moderna e gli errori del secolo, fra cui il razionalismo e il liberalismo, il socialismo, la libertà di coscienza, la separazione della Chiesa dallo Stato, l’istruzione laica. Inoltre, proibì ai cattolici italiani di partecipare alla vita politica (non expedit). Eventi importanti del suo pontificato furono anche il Kulturkampf in Germania e la denuncia (1870) del concordato da parte del governo austriaco. P. proclamò (1854) il dogma dell’Immacolata concezione e, allo scopo di restaurare l’autorità papale, convocò (1869) il Concilio vaticano I, nel quale l’infallibilità pontificia fu proclamata come articolo di fede (1870). Nel 2000 P. è stato dichiarato beato.
Giovanni Maria Mastai Ferretti nasce a Senigallia
Eletto papa
Concede una limitata libertà di stampa, una consulta di Stato, la guardia civica, un Consiglio dei ministri.
Concede la Costituzione; scoppia la prima guerra d’Indipendenza; abbandona Roma
Proclamata la Repubblica romana
Rientra a Roma dopo che la Repubblica romana è stata abbattuta
Con l’enciclica Quanta cura e il Sillabo condanna in blocco la civiltà moderna e gli errori del secolo, fra cui il razionalismo e il liberalismo, il socialismo, la libertà di coscienza
Convoca il Concilio vaticano I, nel quale viene proclamata come articolo di fede l’infallibilità pontificia (1870)
Le truppe italiane occupano Roma: P. si rinchiude nel Vaticano considerandosi prigioniero
Muore a Roma
Dichiarato beato