Figlio (Jupille 714 - Saint-Denis 768) di Carlo Martello. Nella divisione del regno fatta (741) dal padre ebbe, come maggiordomo, la Borgogna, la Neustria e l'Aquitania; ma in seguito alla rinuncia al potere sull'Austrasia da parte del fratello Carlomanno (747) divenne il solo arbitro del regno. Assicuratosi il consenso di papa Zaccaria, si fece eleggere re (751) da un'assemblea del popolo franco, mentre il merovingio Childerico III, che P. stesso e Carlomanno avevano fatto eleggere (743), fu deposto e rinchiuso in un monastero. P. fu poi (28 luglio 754) solennemente unto e consacrato re da papa Stefano II (III), nella basilica di Saint-Denis. In cambio di ciò, P. scese due volte in Italia contro Astolfo re dei Longobardi (754 e 756), battendolo e donando al papa i territorî da questo reclamati, che costituirono il primo nucleo dello stato della Chiesa. Negli anni successivi P. ampliò i confini e consolidò le strutture politiche del regno franco; sconfitti i Sassoni sul Reno nel 758 e conquistata Narbona agli Arabi l'anno successivo, riuscì poi, attraverso un'aspra campagna durata sei anni, ad aver ragione della coalizione stretta fra i Baschi e il duca di Aquitania, sottomettendo gran parte del mezzogiorno di Francia.