plasma ionosferico
Gas ionizzato generato nell’atmosfera al di sopra di ca. 80 km (ionosfera). Essa è caratterizzata da una densità gassosa così bassa che gli elettroni e gli ioni positivi, generati per fotoionizzazione dei vari componenti atmosferici (O2, N2, NO, O) da parte della radiazione ultravioletta e dai raggi X di origine prevalentemente solare, riescono a sopravvivere per tempi relativamente lunghi prima di subire il processo inverso di ricombinazione. Poiché la composizione dell’atmosfera varia con la quota, la produzione di coppie ionizzate cambia anch’essa in maniera corrispondente e in questo modo si formano zone distinte della ionosfera. Queste zone sono state classificate principalmente in base al tipo di interazione con le onde radio. Lo strato D è lo strato più basso (80÷90 km) e agisce principalmente in modo da assorbitore delle onde radio nella banda delle frequenze HF. Lo strato E, generato dalla ionizzazione dell’ossigeno molecolare (O2), è compreso nell’intervallo 90÷120 km ed è responsabile per la riflessione delle onde radio con frequenza inferiore a 10 MHz. Ha un ciclo diurno abbastanza pronunciato e il fatto che la sua quota aumenti di notte consente la trasmissione per riflessione delle onde radio a distanze maggiori. Lo strato più alto (120÷400 km) è denominato F ed è generato dalla ionizzazione dell’ossigeno atomico (O). È lo strato più importante in termini di comunicazioni radio nella banda HF. Poiché il meccanismo di generazione del plasma ionosferico dipende primariamente dall’assorbimento della radiazione solare, è facile capire come il comportamento degli strati ionosferici sia soggetto sia a un ciclo diurno sia a un ciclo stagionale. L’attività della ionosfera è, inoltre, direttamente influenzata dai cicli di attività solare e dai disturbi della magnetosfera terrestre.