PLAVA
Villaggio del medio Isonzo e stazione ferroviaria della linea Gorizia-Santa Lucia di Tolmino. Durante la guerra mondiale, l'esercito italiano, all'inizio delle sue operazioni, vi costituì una testa di ponte sulla sinistra dell'Isonzo, allo scopo di minacciare da nord le difese del campo trincerato di Gorizia.
Primi a passare sull'altra sponda del fiume, nella notte del 9 giugno 1915, furono duecento fucilieri della brigata Ravenna, cui seguirono, la notte successiva, due battaglioni, vivamente contrastati dagli Austriaci. Nelle prime quattro battaglie dell'Isonzo le truppe italiane tentarono ripetutamente di dare maggior respiro all'occupazione, ma agli Austriaci, favoriti dalle posizioni dominanti e dal loro forte schieramento di artiglieria, perfettamente al coperto della dorsale Kuk-Vodice-Monte Santo, riuscì agevole impedire sensibili progressi italiani, sicché quell'angusto settore divenne uno dei più sanguinosi di tutto il teatro di operazioni. Nella 1ª battaglia dell'Isonzo, tuttavia, la testa di ponte fu alquanto estesa, sia a destra verso Paljevo, sia a sinistra verso Globna, e nell'offensiva autunnale del 1915 le truppe italiane guadagnarono nuovo terreno verso Globna e Zagora conquistando, in gran parte, l'altura di quota 383, principale caposaldo difensivo dell'avversario. Nella 10ª battaglia dell'Isonzo (maggio 1917) infine, le truppe del II corpo d'armata poterono impadronirsi della dorsale Kuk-Vodice, rendendo così possibile la conquista dell'altipiano della Bansizza, compiutasi con la battaglia dell'agosto 1917 (v. guerra mondiale, XVIII, p. 159).