Unità tattica di fanteria, istituita durante la guerra dei Trent’anni da Gustavo di Svezia, replicata in Francia dal maresciallo H. de Turenne e poi adottata in tutti gli eserciti europei. Alla sua costituzione era formata da battaglioni e tale rimase fino alla Rivoluzione francese, quando, divenuto anche il reggimento unità tattica, si costituirono b. di due reggimenti. Durante la Prima guerra mondiale in Germania e in Italia si costituirono b. su tre reggimenti (b. ternaria). Si tornò a due dopo il 1938.
Nell’organizzazione attuale dell’Esercito italiano, come in tutti gli altri eserciti occidentali, la b. è una grande unità comprendente reparti di varie armi e servizi, articolati in reggimenti e unità minori, in grado di svolgere una completa azione di combattimento. Le b. sono di vario tipo a seconda della specializzazione e dell’armamento dell’arma base; si hanno così b. corazzate, meccanizzate, cavalleria, alpini, paracadutisti, aeromobili, cui si affiancano altre di tipo logistico. Dipendono da un comando di livello superiore (Corpo d’armata) o da Comandi militari territoriali di regione.
B. aerea Unità dell’Aeronautica militare, articolata in stormi.