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PLURALISMO

di Guido Calogero - Enciclopedia Italiana (1935)
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PLURALISMO

Guido Calogero

. Termine filosofico, designante in generale ogni concezione che consideri la realtà come costituita da una pluralità di principî, non riducibile a una più profonda unità. Il termine fu coniato da Cristiano Wolff, che lo riferì particolarmente all'asserzione della pluralità degli esseri senzienti e lo contrappose perciò a quello di "egoismo", inteso nel senso odierno di "solipsismo" (cioè di opinione, affermata dal soggetto pensante, di essere l'unica realtà vera). Questo uso terminologico fu ripreso dal Kant, che si schierò quindi anch'esso fra i difensori del "pluralismo". In seguito il termine ampliò invece il suo significato, riferendosi non più alla sola pluralità dei senzienti ma a quella d'ogni realtà considerata come costitutiva dell'universo: il pluralismo si oppose così tanto al "monismo" (dottrina dell'unica essenza del tutto) quanto al "dualismo" (dottrina della duplice natura - divina e terrena, mortale e immortale, ideale e materiale - dei principî costitutivi della realtà). In questo senso, il pluralismo classico è quello che si costituisce già nell'età presocratica per l'esigenza di conciliare il principio eracliteo del divenire con quello eleatico dell'immobile identità di ciò che veramente è: il divenire viene infatti derivato (p. es., da Empedocle, Anassagora, Democrito) dalla diversa combinazione di una pluralità di particelle primordiali (rizomi, omeomerie, atomi) in sé immutabili. Lo stesso pluralismo può d'altronde presentarsi come "pluralismo monistico", se le realtà elementari di cui esso afferma la pluralità sono tutte della stessa specie (p. es., gli atomi, nel pluralismo materialistico di Democrito, riducente tutto a realtà corporee; o le monadi, nel pluralismo spiritualistico del Leibniz, risolvente ogni realtà nelle singole esperienze senzienti); e come "pluralismo dualistico" se quelle realtà sono di due diverse specie (p. es., materiale e ideale come nel sistema platonico, asserente insieme la molteplicità delle cose e la molteplicità delle idee). Ma s'intende che, in tal senso, il pluralismo può assumere gli aspetti più varî: né c'è sistema filosofico che, per certi suoi lati, non possa essere sussunto sotto la sua generica categoria. In forma più specifica il pluralismo è professato, tra le filosofie contemporanee, dal neorealismo americano e dal pragmatismo. Pluralismo è per essi la concezione della realtà come tale che non possa a priori essere compresa in uno schema o legge, superando essa, nel suo eterno progresso, ogni precedente posizione, e quindi svalutando qualsiasi costruzione unitaria con la sempre crescente molteplicità e pluralità dei suoi fenomeni.

Bibl.: J. Wahl, Les philosophies pluralistes d'Angleterre et d'Amérique, Parigi 1920.

Vedi anche
presocratici I pensatori del primo periodo della filosofia greca, antecedente all’età socratico-platonica. Il termine si è imposto nell’uso soprattutto per effetto dell’opera di H. Diels, che intitolò la silloge delle testimonianze e dei frammenti di tali pensatori Fragmente der Vorsokratiker (la 1ª edizione è del ... eleatismo Scuola filosofica greca, fondata, secondo la tradizione, in Elea, nella Magna Grecia, da Senofane da Colofone, rapsodo ionico del 6° sec. a.C. Ma il suo maggior rappresentante e il vero fondatore della dottrina eleatica della realtà è Parmenide. Caratteristica fondamentale è la differenza profonda posta ... Anassàgora di Clazomene Anassàgora (gr. ᾿Αναξαγόρας, lat. Anaxagŏras) di Clazomene. - Filosofo greco (499-428 a. Anassagora di Clazomene); amico e maestro di Pericle, accusato di empietà dovette fuggire da Atene, dove s'era stabilito, e rifugiarsi a Lampsaco. Ci restano alcuni frammenti della sua opera Sulla natura. Anassagora ... Parmènide di Elea Parmènide di Elea. - Pensatore greco (sec. 6º-5º a. C.), massimo rappresentante della scuola eleatica. Il nome di Parmenide di Elea è legato alla teoria dell'essere unico, immobile e indivisibile, quale venne più tardi accreditata dalla speculazione platonica e dalla critica aristotelica. L'unità e identità ...
Altri risultati per PLURALISMO
  • pluralismo
    Dizionario di Storia (2011)
    Dottrina e prassi che riconoscono la legittimità giuridica e politica nello Stato a una pluralità di gruppi sociali, partiti, istituti rappresentativi, associazioni, disciplinati da norme giuridiche interne, e ne sollecitano la partecipazione alla vita pubblica. Nel campo della teoria politica il termine ...
  • pluralismo
    Dizionario di filosofia (2009)
    Termine coniato da Wolff per indicare l’atteggiamento mentale di chi, superato il naturale «egoismo», inteso nel senso di «solipsismo», riconosce intorno a sé l’esistenza degli altri. In seguito ampliò il suo significato, riferendosi non più alla sola pluralità dei soggetti conoscenti, ma a quella di ...
Vocabolario
pluralismo
pluralismo s. m. [der. di plurale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che consideri la realtà come costituita da una pluralità di principî (in opposizione al monismo) considerati tutti egualmente primi e non riducibili uno all’altro; a...
pluralista
pluralista s. m. e f. [der. di pluralismo] (pl. m. -i). – Fautore, seguace, sostenitore del pluralismo, come concezione filosofica o come ideologia e prassi sociopolitica; con valore di agg.: un paese, una nazione pluralista.
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