Uomo di stato messicano (Guaymas, Sonora, 1877 - Cuernavaca 1945); costituzionalista, partigiano di A. Obregón, fu presidente del Consiglio (1920-23) sotto la presidenza di Obregón. Eletto a sua volta presidente (1924), si sostenne malgrado la nuova guerra civile (1924-25) e continuò la politica di riforme agrarie (divisione dei latifondi con creazione di ejidos) e di nazionalizzazione delle ricchezze minerarie. Mentre le nazionalizzazioni gli procuravano l'ostilità degli USA, il suo atteggiamento antiecclesiastico, determinatosi in connessione con il radicalismo della politica agraria, lo metteva in urto con il Vaticano. Scaduto il suo mandato, continuò a dominare la vita politica messicana (presidenze provvisorie di E. Portes Gil, P. Ortiz Rubio e A. Rodríguez). Con l'avvento del gen. L. Cárdenas (1934), il C. si allontanò dal Messico e, escluso dall'amnistia del 1937, vi poté tornare solo dopo il 1940.