Polimero (noto anche con la sigla PEG) ottenuto per polimerizzazione anionica dell’ossido di etilene; è un polimero lineare, privo di effetti tossici e molto solubile in acqua e nei comuni solventi organici. I gruppi idrossilici terminali consentono di introdurre nella molecola del PEG una grande varietà di gruppi funzionali. Spesso, prima della funzionalizzazione, si preferisce convertire il PEG in monoetere metilico (mPEG), per evitare indesiderate reazioni di reticolazione. Il PEG (o il mPEG), dopo l’introduzione di specifici gruppi funzionali, può legarsi a numerose molecole organiche o macromolecole, di interesse biologico e farmaceutico, ottenute in sintesi organiche condotte in fase liquida, consentendo così una notevole semplificazione delle successive operazioni di separazione e purificazione. È sufficiente, infatti, l’aggiunta di etere per far precipitare dalle soluzioni organiche il PEG (o il mPEG) legato chimicamente al prodotto da separare. Inoltre, questo polimero, per effetto dei legami chimici che può formare con molte sostanze, è capace di esercitare spesso un effetto protettivo e stabilizzante su tali sostanze (anche per effetto della ‘gabbia’ di molecole d’acqua che si forma intorno alla catena polimerica), come accade, per es., nel caso dei liposomi impiegati per prolungare il tempo di permanenza dei farmaci nell’organismo umano. Per la sua proprietà di formare complessi con cationi metallici, il PEG viene utilizzato altresì come agente di trasferimento di fase in processi catalitici caratterizzati da elevate selettività e resa di reazione.