Filosofo epicureo (sec. 3º a. C.); fu, dopo Ermarco, a capo della scuola epicurea con Ippoclide. Scrisse: Περὶ ἀλόγου καταϕρονήσεως ("Sull'irragionevole disprezzo [dell'opinione dei più]"), e Περὶ ϕιλοσοϕίας ("Intorno alla filosofia"); restano frammenti.