Teologo danese (Aarhus 1698 - Copenaghen 1764), nipote del precedente. In reazione all'intellettualismo religioso ortodosso, e per influsso soprattutto degli scritti di P. Jurieu e di altri teologi riformisti francesi, si orientò verso il pietismo; fu poi (1734) parroco di Hillerød e predicatore di palazzo a Fredriksborg del re pietista Cristiano VI. Predicatore di corte, in seguito, a Copenaghen e prof. di teologia in quella università, svolse larga attività letteraria (pubblicò soprattutto opere di erudizione storica: Gesta et vestigia Danorum extra Daniam, 3 voll., 1740-41; Annales ecclesiae Danicae 1766, post.; ecc.) e religiosa: si ricorda in particolare il nuovo Commento al Piccolo Catechismo di Lutero, mediante il quale il pietismo fece il suo ingresso ufficiale nelle scuole danesi e norvegesi. Vescovo di Bergen (1747-59), operò efficacemente nel campo pedagogico, ispirandosi ad A. H. Francke. Fondò il primo seminario norvegese e il Collegium Fredericianum.