Popper
Popper Karl Raimund (Vienna 1902 - Londra 1994) filosofo della scienza austriaco. Di origini ebraiche, studiò presso l’università di Vienna, dove conseguì il dottorato in filosofia nel 1928. Pur essendosi formato a stretto contatto con il circolo di Vienna, non ne fece mai parte, e la sua prima e fondamentale opera, pubblicata nel 1934, Logik der Forschung (Logica della ricerca), in seguito tradotta in inglese con il titolo The logic of scientific discovery (Logica della scoperta scientifica), ne rappresenta una critica radicale. Nel 1937, con l’avvento del nazismo, dovette lasciare l’Austria ed emigrò in Nuova Zelanda, dove trascorse gli anni della seconda guerra mondiale scrivendo The poverty of historicism (Miseria dello storicismo, 1944-45, 2a edizione 1957) e The open society and its enemies (La società aperta e i suoi nemici, 1945). Nel 1946 si trasferì in Gran Bretagna, dove insegnò logica e metodo scientifico alla London School of Economics, diventandone poi professore emerito. Tra i maggiori filosofi della scienza del Novecento, ha criticato la metodologia neopositivista, proponendo la falsificabilità come caratteristica delle teorie scientifiche (un numero per quanto elevato di conferme non è mai sufficiente a verificare in modo conclusivo un’asserzione universale mentre un solo esempio negativo basta a invalidarla) e il metodo ipotetico-deduttivo come procedimento tipico della conoscenza scientifica. Tra le altre opere: Conjectures and refutations (Congetture e confutazioni, 1963), Objective knowledge (Conoscenza oggettiva, 1972).