Re etrusco di Chiusi che, secondo la tradizione vulgata romana, avrebbe tentato di ricondurre Roma sotto la signoria di Tarquinio il Superbo, assediando la città e ponendo il campo sul Gianicolo: respinto più volte dai Romani, P. avrebbe desistito dall'impresa. Secondo un'altra tradizione, P. avrebbe ottenuto la resa di Roma (Tacito) imponendo un trattato per cui era vietato ai Romani l'uso del ferro, fatta eccezione per gli aratri (Plinio il Vecchio); questa versione sembra più probabile e potrebbe rispecchiare il ricordo di una dominazione etrusca (che i Romani avrebbero invece cercato di mascherare). Alcuni autori antichi tramandano il nome di P., Lars, e ricordano l'esistenza di un figlio, Arrunte, morto nella battaglia di Ariccia nel 504 a. C. Per alcuni studiosi moderni il nome P. sarebbe una corruzione romana del termine magistratuale etrusco purϑ, equivalente forse a praetor.