PRAGUERIE
. Si chiamò La Praguerie in ricordo dei sanguinosi avvenimenti di Praga, una coalizione di grandi signori francesi contro il re Carlo VII, nel 1440.
Anima della rivolta fu un turbolento principe di sangue reale, Carlo I duca di Borbone, il quale, malcontento della posizione che gli era fatta alla corte, non tardò a intendersi con Giovanni V duca di Bretagna, amico degl'Inglesi, con Giovanni II duca d'Alençon, col sire della Tremoille, col conte di Vendôme e con altri signori che per ragioni diverse d'ambizione e di gelosia erano tratti ugualmente alla ribellione. Ad essi s'unirono anche parecchi capitani di bande d'"Escorcheurs", malcontenti dell'ordinanza riformatrice del 2 novembre 1439. Il primo atto dei ribelli fu di guadagnarsi il delfino (il futuro Luigi XI), allora appena sedicenne, e l'impresa fu tutt'altro che difficile. Ma Carlo VII, reagendo con sorprendente prontezza, stroncò la coalizione al suo nascere, prima ancora che potessero giungere gli aiuti inglesi. In una campagna di pochi mesi egli e il suo capitano Richemont penetrarono nel Poitou, sottomisero la città di Niort, appartenente al duca d'Alençon, che era la roccaforte dei ribelli, e inseguirono questi ultimi energicamente fino alla loro resa a discrezione. Non piccola parte del successo del re fu dovuta alla fedeltà delle "bonnes villes", civè delle città importanti dipendenti dall'autorità reale, che si rifiutarono di favorire la rivolta. Carlo VII fu generoso coi vinti, nella speranza di guadagnarseli per il futuro.
Bibl.: G. du Fresne de Beaucourt, Histoire de Charles VII, III, Parigi 1885; Ch. Petit-Dutaillis, Charles VII, Louis XI et les premières années de Charles VIII, nella Hist. de France di E. Lavisse, IV, ii, Parigi 1902.