Principio, contrapposto a quello copernicano, in base al quale le costanti fisiche possono avere soltanto i valori attuali o di poco differenti da questi, perché altrimenti non sarebbe possibile l’esistenza dell’uomo. Nella sua forma debole, asserisce che la posizione spazio-temporale dell’uomo non può essere qualsiasi, come previsto dal principio copernicano, ma deve essere tale da renderne possibile la vita: ciò significa che soltanto le costanti che condizionano la struttura dell’Universo debbono assumere i valori odierni. Nella sua forma forte, invece, afferma che tutte le costanti fisiche non possono essere diverse da quanto viene misurato.