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proibizionismo

di Massimo L. Salvadori - Enciclopedia dei ragazzi (2006)
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proibizionismo

Massimo L. Salvadori

Gli Stati Uniti in guerra contro le bevande alcoliche

Col termine proibizionismo si intende la legislazione che tra il 1920 e il 1933 rese illegali negli Stati Uniti la fabbricazione, l’importazione e lo spaccio di bevande alcoliche. Nonostante la sua severità, tale legislazione fu largamente disattesa, sicché l’uso di bevande alcoliche, reso possibile in primo luogo dalle attività della criminalità organizzata, rimase ampiamente diffuso

Le origini

Fin dalla prima metà dell’Ottocento in America si erano sviluppate correnti rigoriste di matrice religiosa che consideravano l’alcolismo come un’intollerabile causa di degenerazione fisica e morale e quindi invocavano una legislazione proibizionista. Un primo notevole successo fu conseguito quando lo Stato del Maine accolse la richiesta tra la fine degli anni Quaranta e l’inizio degli anni Cinquanta. Nella seconda metà dell’Ottocento andarono sviluppandosi numerose organizzazioni che invocavano la temperanza e la proibizione, la più attiva delle quali a livello nazionale divenne l’Anti-saloon league, guidata non solo da pastori protestanti ma anche da varie personalità politiche, che non si limitavano a chiedere un uso moderato delle bevande alcoliche ma ne esigevano il totale divieto in tutti gli Stati Uniti. La loro azione, nonostante le opposizioni a una misura tanto intransigente che, se applicata, avrebbe colpito potenti interessi economici, raggiunse lo scopo nel gennaio 1920, quando entrò in vigore il 18° emendamento alla Costituzione.

Tra le giustificazioni addotte da coloro che avevano sostenuto la causa vi erano anche quelle secondo cui il proibizionismo, oltre a migliorare lo standard morale dei cristiani e dei cittadini, avrebbe contribuito a far sì che il paese avesse lavoratori e soldati più efficienti. È significativo che fra i partigiani del proibizionismo vi fosse il grande industriale Henry Ford, notoriamente favorevole al fatto che gli operai anche fuori dalla fabbrica mantenessero buoni costumi, con giovamento della loro salute fisica e mentale e conseguente grande vantaggio per il processo industriale.

La storia di un fallimento

Una cosa era la legge, un’altra la possibilità e la volontà di attuarla. In realtà la fabbricazione, l’importazione e lo spaccio delle bevande alcoliche continuarono in condizioni di clandestinità che risultò impossibile contrastare efficacemente. I locali in cui tali bevande venivano vendute erano numerosissimi. Le autorità per lo più lasciarono correre, nonostante taluni casi di repressione. La gestione dell’alcol cadde soprattutto nelle mani delle bande criminali, che si arricchirono enormemente. La corruzione di amministratori pubblici e poliziotti divenne un fenomeno corrente e ben noto.

A prendere atto del fallimento del proibizionismo fu il presidente Herbert Clark Hoover il quale, nel 1929, decise di nominare una commissione di indagine per accertare quale fosse lo stato delle cose e quali le reali possibilità di far rispettare la legge. La conclusione fu che l’uso dell’alcol era ormai troppo radicato e sostenuto da una parte troppo grande della società americana per poter vincere la battaglia scatenata dai rigoristi e che l’applicazione della legge era risultata fino ad allora molto imperfetta.

In effetti il proibizionismo – come misero in luce alcune serie inchieste – aveva influito positivamente su certi individui e gruppi, inducendoli a curarsi maggiormente della famiglia e a evitare una spesa improduttiva come l’alcol; ma d’altra parte esso aveva accresciuto anzitutto in molti giovani l’inclinazione e persino il gusto di violare una legge che le stesse autorità facevano rispettare assai poco e con scarsa convinzione. Nel dicembre 1933 il 18° emendamento fu abolito fra il tripudio quasi generale. La lezione tratta dall’insuccesso del proibizionismo fu che occorreva piuttosto cercare di combattere la piaga dell’alcolismo puntando sull’educazione individuale e collettiva e rinunciando a ricorrere alla forza dello Stato.

Vedi anche
criminalità organizzata criminalità organizzata Forma di delinquenza associata che presuppone un’organizzazione stabile di più persone al fine di commettere più reati, per ottenere, direttamente o indirettamente, vantaggi finanziari o materiali. In Italia, il termine (mutuato dall’ingl. organized crime) indica principalmente ... Capone, Alphonse, detto Al Capone Capone ‹-ó-›, Alphonse, detto Al Capone. - Gangster (Napoli 1897 - Miami 1947) negli USA, uno dei più famosi, specialmente durante il proibizionismo. Dei suoi numerosi delitti, nessuno poté essere legalmente provato; infine (1932) fu condannato alla reclusione sotto l'accusa di evasione fiscale. Nel ... Herbert Clark Hoover Uomo politico statunitense (West Branch, Iowa, 1874 - New York 1964); ingegnere minerario, fu (1914-17) presidente della Belgian relief commission, poi (1917-19) commissario ai viveri degli Stati Uniti e presidente dei consigli interalleati dei viveri e dei carboni, indi (1919-21) capo del Supreme economic ... Stati Uniti d’America Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale degli Stati Uniti d'America fu alterata nel gennaio 1959, quando venne accordata dignità di ...
Categorie
  • STORIA CONTEMPORANEA in Storia
Altri risultati per proibizionismo
  • proibizionismo
    Enciclopedia on line
    Divieto di produrre, vendere e trasportare bevande alcoliche, in vigore negli USA dal 1920 al 1933. La lotta contro il consumo di liquori, avviata per motivi morali da predicatori protestanti sin dai primi del 19° sec., fu ripresa dall’American society for the promotion of temperance, nata nel 1826. ...
  • proibizionismo
    Dizionario di Storia (2011)
    Divieto di fabbricare, vendere e trasportare bevande alcoliche, in vigore negli Stati Uniti dal 1920 al 1933 come 18° emendamento alla Costituzione. Inviso a gran parte della popolazione, ebbe conseguenze negative: accrebbe il contrabbando, il trasporto abusivo e la produzione illegale di liquori, consumati ...
  • PROIBIZIONISMO
    Enciclopedia Italiana (1935)
    (fr. e ingl. prohibition; sp. prohibición; ted. Alkoholverbot) Giovanni Demaria Il termine "proibizione" indicò dapprima nel diritto inglese un atto, emesso a istanza di una delle parti, e dietro presentazione di garanzia, dall'alta corte di giustizia e diretto al giudice, con il quale veniva ordinata, ...
Vocabolario
proibizionismo
proibizionismo s. m. [dall’angloamer. prohibitionism, tratto da prohibitionist «proibizionista»]. – Divieto legale riguardante la produzione e la vendita di bevande alcoliche, inteso a combattere l’alcolismo, introdotto negli Stati Uniti...
proibizionista
proibizionista s. m. e f. e agg. [dall’angloamer. prohibitionist, der. di prohibition «proibizione»] (pl. m. -i). – Fautore, sostenitore del proibizionismo, con riferimento al divieto di produzione e di vendita degli alcolici. Per estens....
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