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PROMISCUITÀ

di Raffaele Corso - Enciclopedia Italiana (1935)
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PROMISCUITÀ

Raffaele Corso

. Questo termine venne adoperato, per la prima volta, dagli etnologi della seconda metà del secolo scorso (Mac Lennan, Bachofen, Morgan, ecc.) per indicare la primitiva e più antica condizione sociale dell'uomo, quando il matrimonio non esisteva e i rapporti fra gl'individui dei due sessi non avevano né regola, né sanzioni. Successivamente esso venne impiegato in maniera meno vaga (Lubbock, Gumplowicz, ecc.) per indicare il matrimonio comune o comunale (altrimenti etairismo), in cui tutti gli uomini di una comunità sono indifferentemente considerati come mariti di tutte le donne del gruppo, una specie di poligamia combinata con la poliandria (v. famiglia; matrimonio).

Ai nostri giorni l'idea della promiscuità primitiva non trova più sostenitori, e il cosiddetto matrimonio comunale degli Australiani, dei Nair e dei Toda è meglio definito e classificato come matrimonio di gruppo in forma poliandrica. Le recenti indagini etnologiche, mentre hanno fatto vedere, da una parte, che i Fuegini, i Boscimani, i Polinesiani, i Techuri dell'Oudh, dati come esempî tipici di popoli viventi in promiscuità sessuale, praticano il matrimonio individuale, fanno pensare, dall'altra, che le notizie raccolte dagli antichi scrittori (Erodoto, Strabone, Solino) circa le costumanze dei Megabaeri, dei Giligammi, ecc., meritino di essere meglio chiarite e interpretate. Allo stato attuale delle nostre conoscenze, le pretese testimonianze sulla promiscuità dei primitivi si riducono agli usi di due o tre popolazioni, per le quali non si hanno precise informazioni, come per quella degli Olo-Ot di Borneo.

Bibl.: Ch. Letourneau, L'évolution du mariage, Parigi 1888; J. Lubbock, I tempi preistorici e l'origine dell'incivilimento, Torino 1875; E. Westermarck, History of human marriage, Londra 1926; E. Crawley, The mystic rose, Londra 1902; J. J. Frazer, Totemism and exogamy, Londra 1910.

Vedi anche
poligamia antropologia Forma di matrimonio per la quale un uomo o una donna possono avere più consorti contemporaneamente. La poligamia ha due aspetti: la poliginia forma matrimoniale che prevede l’unione di un uomo con più donne. Presente in numerose culture, la poliginia sembra essere correlata a sistemi sociopolitici ... monogamia Unione matrimoniale di un solo uomo con una sola donna (in contrapposizione a bigamia, poligamia). ● In antropologia, per monogamia s’intende un’unione ufficialmente o socialmente riconosciuta, anche nel caso vi siano più donne (amanti, concubine ecc.) non riconosciute come mogli. ● In etologia, fenomeno ... individuo Ogni singolo ente in quanto distinto da altri della stessa specie; in particolare, l’uomo considerato nella sua singolarità. diritto Nel diritto internazionale, il tema della condizione giuridica dell’individuo è discusso soprattutto in relazione alla tutela internazionale dei diritti umani. Ci ... sessualità sessualità Complesso dei caratteri sessuali e dei fenomeni che concernono il sesso. ● Nel genere umano, il complesso dei fenomeni psicologici e comportamentali relativi al sesso. Tali comportamenti sono diretti alla ricerca del piacere fisico e dell’appagamento psicologico mediante l’attivazione delle ...
Vocabolario
promiscuità
promiscuita promiscuità s. f. [der. di promiscuo]. – L’essere promiscuo, caratteristica di ciò che è promiscuo; mescolanza: p. di lingue, di culture, di razze; in partic., p. di sessi (anche assol. promiscuità), presenza in uno stesso luogo...
promìscuo
promiscuo promìscuo agg. [dal lat. promiscuus, der. del tema di miscere «mescolare»]. – 1. Misto, indistinto, costituito dalla mescolanza di cose diverse: società p., formata da persone diverse per condizione o per provenienza etnica; matrimonio...
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