Il complesso degli interventi chirurgici praticati sul cervello a scopo terapeutico: modificare l’andamento di alcune malattie mentali, attenuare le sofferenze indotte da alcune sindromi ossessive, migliorare il comportamento antisociale di determinati psicopatici impulsivi. Obiettivo comune dei vari interventi psicochirurgici è l’attenuazione dell’esagerata tensione affettiva dei contenuti patologici del pensiero, o delle rappresentazioni ossessive, mediante l’interruzione delle vie che uniscono il talamo alle regioni frontali, oppure con la distruzione di limitati distretti della corteccia prefrontale o del talamo, nel presupposto che i processi del pensiero siano legati soprattutto alla corteccia del lobo prefrontale. L’arricchimento dei mezzi terapeutici di cui ha beneficiato la psichiatria ha reso quanto mai raro il ricorso a tali tecniche.