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DECIO Mure, Publio

di Plinio Fraccaro - Enciclopedia Italiana (1931)
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DECIO Mure, Publio (P. Decius Q. f. Mus)

Plinio Fraccaro

Tribuno militare nel 343 a. C., protesse eroicamente la ritirata dell'esercito del console A. Cornelio Cosso circondato dai Sanniti, aprendosi con le armi la via attraverso i nemici. Ebbe perciò una corona obsidionalis e altri doni (Livio, VII, 34 seg.; la storicità dell'episodio è però dubbia). Console nel 340, primo della sua gente, all'inizio della guerra latina, affrontò con il collega T. Manlio Torquato l'esercito latino alle falde del Vesuvio (così la tradizione, ma è più probabile trattarsi del M. Vescino presso Tifano). Avendo i consoli appreso da un sogno e dagli aruspici che per la vittoria si esigeva il sacrificio di uno di loro, essi decisero che si sarebbe immolato quello dei consoli il cui esercito avesse cominciato a piegare; ciò che D. fece appena vide cedere le sue legioni che tenevano la sinistra dello schieramento. Egli sarebbe stato così il primo dei due o tre Deci (la tradizione è incerta sul numero) che si sacrificarono allo stesso modo per la patria (il figlio a Sentino nel 295, il nipote ad Ascoli nel 279). La critica moderna ritiene in genere storica una soltanto delle devotiones dei Deci, ma non s'accorda su quale. Non è però escluso, data la forza della tradizione famigliare in Roma, che un atto eroico possa essere stato compiuto da varî membri della stessa famiglia.

Bibl.: F. Münzer, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IV, col. 2279; G. De Sanctis, Storia dei Romani, II, Torino 1907, pp. 269 seg., 277 seg.; E. Pais, Storia di Roma, 3ª ed., IV, Roma 1928, pp. 149, 186, 196 seg.; J. Beloch, Römische Geschichte, Berlino 1926, pp. 370, 373 seg.

Vedi anche
Valèrio Còrvo, Marco Console (348 a. C.); il soprannome gli venne, si narra, dall'aiuto che un corvo gli diede in un duello con un gigantesco Gallo (349), che V. riuscì a uccidere. Fu sei volte console, più volte dittatore. Prese (346) Satricum e vinse i Volsci, poi (343) batté i Sanniti presso il Gauro e Suessola e (301) ... Tito Lìvio Storico latino (n. Padova 59 a. C. - m. 17 d. C.), autore di una storia di Roma dalla fondazione della città (ab Urbe condita libri) alla morte di Druso (9 a. C.). Di questa vasta trattazione in forma annalistica sono giunti a noi i libri I-X (dal 754-53 al 293 a. C.) e XXI-XLV (dal 218 al 167 a. C.) ... Màrio, Gaio Generale e uomo politico romano (Arpino 157 a. C. - Roma 86 a. C.); di famiglia contadina, riuscì con l'appoggio dei Cecilî Metelli a farsi strada; tribuno militare, questore, tribuno della plebe (119), pretore (116), ebbe occasione di distinguersi soprattutto nella guerra contro Giugurta (109-108), ... Tito Mànlio Imperióso Torquato 1. Figlio (sec. 4º a. C.) di Lucio Manlio Capitolino, avrebbe assunto il cognome di Torquato per aver spogliato della collana (tourques) un Gallo da lui vinto in singolar tenzone. Dittatore (353 e 349), console nel 347, 344 e 340, quando ebbe un ruolo importante nella guerra latina: vinse, forse presso ...
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Vocabolario
decano²
decano2 decano2 s. m. [der. di deca-, col suff. -ano]. – In chimica organica, idrocarburo alifatico saturo a 10 atomi di carbonio, di cui si conoscono più isomeri; il d. normale, liquido incolore, insolubile in acqua, è presente in varî...
decano¹
decano1 decano1 s. m. [dal lat. tardo decanus, der. di decem «dieci»]. – 1. a. Sottufficiale dell’esercito romano, comandante di un contubernio di 10 soldati. b. Alto ufficiale romano, comandante di una flotta di 10 navi. c. Funzionario...
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