QUIBERON (A. T., 32-33-34)
Piccola città della Francia occidentale, capoluogo di cantone nel dipartimento di Morbihan, circondario di Lorient, con 3469 ab. (1926). È situata all'estremità della penisoletta omonima e ha due buoni porti: Port-Haliguen, sulla bala, più importante per il traffico, e Port-Maria, dinnanzi all'isola di Belle-Îsle, per la pesca. Ha anche una bella spiaggia ed è quindi località frequentata per bagni. La sua maggiore attività è data dalla pesca, soprattutto delle sardine. Per le comunicazioni è servita da un breve tronco ferroviario che, attraversando la penisola, la unisce ad Auray.
Prima del sec. XIX il nome di Quiberon non era dato che alla penisola: il borgo, la cui origine è sconosciuta, si chiamava Locmaria: sembra che i fondatori siano stati dei Normanni. Appartenne nel Medioevo ai conti di Vannes. Gli abitanti, arditi marinai, eccitarono la gelosia degl'Inglesi che nel 1746 sbarcarono nella penisola e la devastarono. Nel 1795 vi sbarcò invece una schiera di emigrati che, sotto la protezione di cannoniere inglesi, s'impadronirono del forte di Penthièvre che difende la baia; presto però furono annientati e quelli che non perirono nella lotta furono fucilati.
Dal punto di vista artistico presentano solamente un certo interesse le rovine di un antico priorato (sec. XI).
Battaglia navale. - Durante la guerra dei Sette anni i Francesi, meditando un'invasione in Inghilterra, concentrarono un esercito a Vannes in Bretagna, e le relative navi da trasporto nella baia di Quiberon. La flotta militare francese era in parte ancorata a Brest, in parte a Tolone; e questi porti erano bloccati rispettivamente dagli ammiragli inglesi sir Edward Hawke e Edward Boscawen. Nel luglio 1759, approfittando di una sospensione del blocco, l'ammiraglio francese De la Clue lasciò Tolone nell'intento di raggiungere Brest: ma fu inseguito e volto in rotta completa dalle navi del Boscawen. Il 9 novembre Hawke si dovette a sua volta allontanare da Brest a causa di una furiosa tempesta, e l'ammiraglio francese Conflans poté così uscire dal porto e volgere verso sud con la sua squadra, forte di 20 vascelli, due fregate e due corvette. Il Hawke fece lo stesso.
Avvistate alcune unità britanniche, che ritenne essere quelle del commodoro Duff, il Conflans diede il segnale d'inseguimento, ma poi, accortosi di esser di fronte alla flotta del Hawke, costituita da 27 vascelli e 6 fregate, ritenne opportuno rifugiarsi nella baia di Quiberon. Malgrado le difficoltà e le insidie che presentava la navigazione in quelle acque, il Hawke non esitò a inseguire l'avversario: nelle prime ore del pomeriggio del 19 novembre la retroguardia francese fu assalita, e ben presto entrambe le armate furono di fronte. Due vascelli francesi, tra cui il Thésée, colarono a picco, un altro venne catturato. La mattina seguente il Conflans, che col Soleil Royal aveva passato la notte all'ancora quasi in mezzo alla flotta inglese, tagliò le gomene e condusse l'ammiraglia, che pure non aveva ricevuto danno alcuno, ad arenarsi sulla spiaggia di Croisic, dove essa venne bruciata dal suo stesso equipaggio. Del rimanente della flotta francese, sette unità imboccarono il fiume Vilaine, nove si diressero verso Rochefort, una si perdette alla foce della Loira. Le circostanze sfavorevoli impedirono al Hawke di trarre maggior partito da questo sbandamento, in seguito al quale comunque i Francesi rinunziarono definitivamente al progetto d'invasione.