ASCONIO Pediano, Quinto (Q. Asconius Pedianus)
Era di Padova, e visse, secondo la congettura più probabile, dal 9 a. C. al 76 d. C. Aveva commentato, in ordine cronologico, almeno sedici orazioni di Cicerone, forse anche tutte: ma si è conservato in ordine turbato e con qualche lacuna, solo il commento di cinque orazioni (contra L. Pisonem, pro M. Scauro, pro Milone, pro Cornelio de maiestate, in toga candida contra C. Antonium et L. Catilinam competitores) e un frammento di quello della seconda orazione pro Cornelio. Il commento alla Scauriana, come si rileva da un passo (p. 31, 1, G), fu scritto fra l'anno 54 e il 57.
Il commento di Asconio è di carattere storico e rappresenta il frutto di serie e scrupolose ricerche. L'autore consultò con molta diligenza le opere di Cicerone, le storie di Sempronio Tuditano, di Valerio Anziate, di Varrone, di Sallustio, di Livio, di Fenestella, d'altri ancora, le orazioni degli amici e degli avversarî di Cicerone, gli Acta diurna. Quando ignora qualche notizia, lo confessa candidamente, e perciò si può credere che abbia attinto le altre da fonte sicura. Il tono del commento è piacevole e famiglíare, giacché Asconio lo compose per i suoi figli, e talora ad essi rivolge il discorso. Lo stile è semplice e chiaro, la lingua quasi sempre pura.
Asconio aveva scritto anche altre opere, ma sono noti soltanto i titoli e qualche citazione delle seguenti: Liber contra obtrectatores Vergilii, Vita Sallustii, Symposion. Invece il commento alle Verrine, che la tradizione manoscritta gli attribuisce, è opera d'un grammatico del sec. V.
I Commentarii di Asconio Pediano furono scoperti dal Poggio nel monastero di San Gallo l'estate del 1416. Del codice di San Gallo, oggi perduto, esistono tre copie: il codex Pistoriensis, Forteguerri 37, il Matritensis X 81, e il Laurentianus LIV 5. L'editio princeps fu stampata a Venezia nel 1477. Pubblicarono edizioni critiche di A. P. il Kiessling e lo Schoell (Berlino 1875), il Clark (Oxford 1907), lo Stangl (Lipsia 1912) il Giarratano (Roma 1920).
Bibl.: J. N. Madvig, De Q. Asconii Pediani et aliorum veterum interpretum in Ciceronis orationes commentariis, Copenaghen 1828; C. Lichtenfeldt, De Q. Asconii Pediani fontibus ac fide, Breslavia, 1888; J. Humbert, Contribution à l'étude des sources d'Asconius, Parigi 1925.