Pseudonimo dello scrittore e patriota Giuseppe Barilli (Budrio 1812 - Bologna 1894). Datosi agli studî di matematica e filosofia, esordì col Discorso sull'incivilimento (1837) e col Trattato popolare di fisica (1846); prof. di meccanica e idraulica nell'univ. di Bologna dal 1848, volontario nella guerra del 1848, deputato e segretario dell'Assemblea costituente romana, stese il decreto di proclamazione della repubblica (9 febbraio 1849). Esule a Londra, tornò in patria nel 1860 e fu tra i fondatori della Società operaia di mutuo soccorso di Bologna. Riprese ancora le armi nel 1866 e nel 1867 con Garibaldi. Deputato dal 1876. Acquistò vasta notorietà per le sue opere storiche e filosofiche pervase d'un tardo e ingenuo illuminismo settecentesco, in primo luogo Miranda! A book on wonders (2 voll., 1858-60), pubblicato a Londra e trasposto poi parzialmente in Dio liberale (1880), Dio esiste (1881) e Bibbia sociale (1894).