Poeta latino estemporaneo (n. Firenze 1465 circa - m. secondo decennio del sec. 16º). Fratello o cugino di Aurelio, e come questo malato d'occhi (detto, perciò, Lippo il giovane), perdé presto la vista. Fu onorato da sovrani e pontefici, resta di lui qualche orazione e trattato, e un dialogo, Leo, in lode di Leone X e della sua famiglia.