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RAGUSA

di Vincenzo EPIFANIO - Enciclopedia Italiana (1935)
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RAGUSA (A. T., 27-28-29)

Vincenzo EPIFANIO

Città capoluogo della provincia omonima: domina da occidente la valle dell'Irminio, o fiume di Ragusa, una delle più ampie e caratteristiche della regione Iblea, la quale sale dal mare in direzione del M. Lauro. Divisa in due comuni nel sec. XIX, Ragusa Superiore e Ragusa Inferiore - questa detta poi Ibla - fu riunita in un sol comune nel tempo stesso in cui veniva elevata a capoluogo di provincia. Il nucleo primitivo, più basso, dov'era forse l'antica Hybla Heraea, forma ora il quartiere ibleo della città. Distrutta in gran parte dal terremoto del 1693, risorse lentamente in un misto di antico e di nuovo, d'interessanti rovine e di edifizî monumentali, il quale costituisce la caratteristica di questa parte, prevalentemente grigia nell'aspetto come il vecchio castello, in cui essa culmina (m. 385 s. m.). Ma l'attività edilizia, dopo il disastro, si diresse principalmente verso il vicino altipiano, dove si sviluppò, all'altezza di 498 m. s. m., la città settecentesca, la quale ben si distingue dall'altra non solo per una maggiore chiarità di tinte, ma anche per una più grande regolarità topografica, mostrando vie ampie e diritte, piazze ben disposte, chiese maestosamente barocche, decorosi palazzi.

La città dell'altipiano è unita alla vecchia da una grande e caratteristica scalinata, che deve ricordarsi insieme con un'altra opera grandiosa, il Ponte dei Cappuccini, a doppio ordine di archi sovrapposti, il quale unisce alla campagna la città, che è fiancheggiata da valloni, le cosiddette "cave", profondamente incise qui, come in tutta la regione iblea. La popolazione era di 8832 ab. alla metà del sec. XVII (1653) e doveva essere maggiore 40 anni dopo, quando fu quasi distrutta dal terremoto, se bastò un ventennio perché il numero degli abitanti superasse quello già ricordato. E del notevole sviluppo demografico ulteriore testimonia anche la popolazione della fine del Settecento (1798: ab. 16.616) e del 1831 (ab. 21.466). Un secolo dopo (1931) fu di 33169 ab. nel centro e di 49.694 nel territorio del comune, che si stende sino al mare per kmq. 436,12. Esso produce principalmente cereali, uva, olive e lino; ma ha anche estesi pascoli. Oltre all'industria casearia è in quel territorio assai sviluppato l'allevamento col commercio degli equini. Ma più nota è Ragusa per quella roccia d'asfalto, le cui cave ricingono largamente la città (se ne esporta per circa due milioni di tonnellate all'anno): ed essa molto spera da una più larga produzione di olio industriale e dallo sfruttamento dei giacimenti petroliferi, che pare non manchino sotto il suo calcare bituminoso. Le sue miniere in piena attività possono dar lavoro a più di 3000 operai.

Provincia di Ragusa. - Alla nuova provincia di Ragusa, istituita con r. decr. legge 2 gennaio 1927, furono assegnati i comuni che già appartenevano al circondario di Modica: sono 12. Essa ha una superficie di kmq. 1507,62 e una popolazione presente di 237,910 ab., con una densità di 158 abitanti per kmq. (cens. del 1931). Manca quasi nel suo territorio la montagna vera e propria; predomina invece il terreno collinoso. Nella parte più orientale di essa corre per lungo tratto la Cava d'Ispica (v. modica). Il clima è generalmente dolce: ma si nota una grande disparità di temperatura tra le zone marine e quelle interne. Per la particolare posizione del territorio provinciale sul declivio meridionale degli Iblei, il comune più settentrionale, Monterosso Almo, è anche il più alto (m. 691). I comuni più importanti sono nella zona media (Modica, Ragusa, Comiso, Vittoria) e la popolazione di essi va dai 30 ai 50.000 abitanti. La proprietà rustica è molto frazionata, specialmente nelle vicinanze dei principali centri abitati. La provincia ha una buona rete stradale, ma insufficiente è la rete ferroviaria. L'occupazione prevalente è l'agricoltura, a cui figurano addette 49.185 persone, mentre l'industria ne occupa 18.234 e il commercio 3739. L'istruzione è in continuo progresso: nel 1921 gli analfabeti erano stati 60,5 su 100 ab.: nel 1931 furono 49,4 (nel capoluogo 46).

Vedi anche
Modica Comune della prov. di Ragusa (290,8 km2 con 54.332 ab. nel 2008), posto a 296 m s.l.m. sulle pendici meridionali dei Monti Iblei. Il centro, diviso in una parte alta e una bassa, sorge sopra uno sperone tra le gole dei torrenti Ianni Mauru e Pozzo dei Pruni (ora coperti), che, confluendo, danno origine ... Imperia Comune della Liguria (45,2 km2 con 41.500 ab. nel 2008), capoluogo di provincia. ● La città risulta dall’unione (1923) di Porto Maurizio e di Oneglia i cui centri storici distano circa 3 km e sono separati dal torrente Impero. Porto Maurizio è posto su un promontorio. Oneglia si è sviluppata sul piano ... Vittoria Comune della prov. di Ragusa (181,3 km2 con 61.712 ab. nel 2008). La cittadina è situata a 168 m s.l.m. sulle pendici meridionali degli Iblei. Fondata nel 1607, è un importante mercato agricolo, porto peschereccio e sede di industrie metalmeccaniche, alimentari e delle materie plastiche. Turismo est... Ispica Comune della prov. di Ragusa (fino al 1935 Spaccaforno; 113,5 km2 con 15.186 ab. nel 2008, detti Ispicesi. ● Verso l’interno è la Cava d’Ispica, una profonda gola lunga 13 km, incisa nei calcari miocenici facilmente erodibili; nelle sue pareti sono scavate numerose tombe sicule e grotte di abitazione ...
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    Comune della Sicilia (444,6 km2 con 71.438 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata nella Sicilia sud-orientale, a 502 m s.l.m., sulle pendici meridionali dei Monti Iblei. Il centro abitato si articola in tre parti. Il nucleo più antico, Ibla, è su uno sperone (385 m) che si protende dal margine ...
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    Per dati statistici provinciali v. sicilia (Tabelle), in questa Appendice.
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    Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1981)
    : per dati statistici provinciali v. sicilia (tabelle), in questa Appendice.
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    Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
    (XXVIII, p. 783; App. I, p. 958; II, ii, p. 664) Aldo PECORA Dal 1936 al 1951, nonostante il forte tasso d'incremento naturale, la popolazione residente del comune è leggermente diminuita, e solo dal 1951, cioè da quando la regione che gravita su R. ha avuto una sensibile industrializzazione per il ...
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    Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)
    (XXVIII, p. 783) La città è oggi distribuita in tre quartieri: l'antico od Ibleo il moderno o Barocco, e il nuovo o Littorio, divisi da una frattura geologica che pone il primo su un promontorio avanzato, tra due fiumi, il Cava e il San Leonardo, e gli altri due sul declivio terminale dell'altipiano. I ...
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Vocabolario
raguṡano
ragusano raguṡano agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo a Ragusa, città capoluogo di provincia della Sicilia sud-orientale: il territorio r. o, come s. m. e con iniziale maiuscola, il Ragusano; formaggio r., o come s. m. ragusano,...
raguṡèa
ragusea raguṡèa s. f. [dall’agg. raguseo]. – Designazione generica delle monete della repubblica di Ragusa (Dalmazia), usata spec. per indicare i grossetti ragusei.
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