Ramanujan
Ramanujan Srinivasa (Erode, Tamil Nadu, 1887 - Kumbakonam 1920) matematico indiano. Autodidatta e dotato di una straordinaria capacità di calcolo, diede importanti contributi alla teoria analitica dei numeri e in particolare allo studio delle partizioni dei numeri, delle frazioni continue e della funzione zeta di Riemann. Di famiglia molto povera, ma appartenente a una casta elevata (quella dei bramini), maturò il suo interesse per la matematica a 15 anni in seguito alla lettura della Synopsis of elementary results in pure and applied mathematics di G.S. Carr (Raccolta di equazioni, teoremi, formule, diagrammi geometrici e altri dati matematici). Nel 1903 ottenne una borsa di studio per il Government College, che perse l’anno successivo; la sua passione per la matematica gli fece trascurare tutte le altre discipline, nelle quali non riuscì a superare gli esami. Poverissimo e con una moglie da mantenere, accettò di lavorare come impiegato al porto di Madras, con uno stipendio di 20 sterline annue. Nel 1911 pubblicò il suo primo lavoro sul «Journal of Indian Mathematical Society»; nel 1913 ebbe inizio la sua corrispondenza con l’illustre matematico inglese G.H. Hardy, docente a Cambridge, che ne intuì il genio matematico e con una sovvenzione del Trinity College riuscì, nel 1914, a farlo trasferire a Cambridge avviando con lui una straordinaria collaborazione. Nel 1918 fu eletto membro della Royal Society di Londra. Malato di tubercolosi, Ramanujan fece ritorno in India nel 1919 e morì un anno dopo a soli 33 anni.